Alessandra Artifoni nella Chiesa di Lamole |
Il ricco programma dell’Associazione Pro-Musica Firenze ci
ha riservato, per Domenica 2 Settembre alle ore 19, presso la Chiesa di
S.Donato a Lamole, una vera delizia musicale.
A Lamole siamo accolti dal disarmante scenario naturale
preservato dai suoi abitanti dove la Chiesa di S.Donato si erge fiera e
silenziosa. Entriamo e la nostra attenzione è carpita da quell’unico, curioso,
eccezionale strumento, posto al centro dell’abside, il clavicembalo.
Clavicembalo di Tony Chinnery |
Non uno
qualunque ma un clavicembalo di Tony Chinnery copia da Michael Mietke,
costruttore di clavicembali a Berlino in epoca barocca.
Subito dopo entra Alessandra Artifoni. Ha il delicato
aspetto di una donna del ‘700, schiva e riservata ma l’energia e la passione di
chi condivide, della musica antica, aspetti a noi ancora ignoti.
Alessandra Artifoni esegue il suo programma |
Esegue, per un
pubblico conquistato dalla sua presenza, “Le sei Suites francesi BWV 812-817”
di J.S.Bach. Bach compose questa raccolta a fine didattico per la giovane moglie
Anna Magdalena Bach per lo studio delle dita, per l’intelletto e non ultimo,
per lo Spirito. Se non sei abituato al suono melodioso di questo particolare
strumento, hai bisogno di qualche istante per distoglierti dalla diversità
musicale del pianoforte. La magia è compiuta quando
hai la percezione che questa armonia di note, dalle sfumature dolci e compìte
che avvolge la splendida cornice della Chiesa di Lamole, ti abbia travolto
trasportandoti in un mondo che al momento hai potuto solo immaginare leggendo
libri di storia. Vivere questo concerto è come essere al cospetto di una
docente che a suo modo ti sta ampiamente e dettagliatamente illustrando la
struttura della musica barocca. Nessuna parola, nessun monologo, solo note,
tante, in un ricco pentagramma. Dopo l’ascolto della Terza Suite sei già in
grado di riconoscere i diversi tempi di esecuzione: Allemande lento, Courante velocissimo, Sarabande lentissimo, Gavotte veloce poi Menuet, Gigue, Anglaise.
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Tratto da una stampa dell'epoca |
Senza dimenticare la vera ispirazione di
questi componimenti: la danza. Quindi, alla Quarta Suite combatti, sopprimendo
il desiderio di danzare che naturalmente provoca in te. Quante emozioni in un
solo lungo spartito. Alessandra interpreta il suo programma senza limitarsi
all’esecuzione lineare del repertorio ma regalandoci una parte di sé. La parte
di sé più laboriosa, quella per la quale lei si è impegnata tanto, quella che
l’ha trascinata in un lungo studio e in un complesso vortice di esperienze ed
esibizioni in Europa e Oltre Oceano.
Alessandra al termine del concerto |
In principio fu elemento essenziale del Complesso Pro-Musica
Firenze dove iniziò il lungo e gratificante percorso che oggi la vede
protagonista in concerti dove in coppia con il suo clavicembalo dona poesia
musicale a chiunque abbia la fortuna di incontrarli.
Alessandra ringrazia il pubblico |
Grazie Alessandra!